Il piano di trasferirsi in Canada forse Harry e Meghan non l’hanno elaborato abbastanza. E dopo il passo indietro rispetto al loro ruolo reale nel Regno Unito, sembra che il mondo stia diventando piccolo per loro, complici gli scandali che rimbalzano dai tabloid britannici senza sosta (l’ultimo che attira l’attenzione dei canadesi è quello che coinvolge Jessica Mulroney, una delle migliori amiche di Meghan, sposata con Ben Mulroney, uno dei migliori amici di Justin Trudeau). Se di certo con la loro decisione di trasferirsi hanno, come minimo, ferito gli animi dei sudditi di Sua Maestà, ora il Canada solleva diverse obiezioni nell’accogliere la coppia. E non solo sulla questione su chi deve pagare per la sicurezza di Harry, Meghan e Archie in terra canadese.

E il quotidiano canadese The Globe and Mail, il quotidiano in lingua inglese a maggior diffusione del Paese e il secondo più venduto dopo il Toronto Star, ha pubblicato un editoriale che spiega perché i membri della famiglia reale non possono vivere in Canada.

In sostanza, viene detto che la Gran Bretagna ha inventato una Monarchia che regna ma non governa. E il sistema è stato ulteriormente migliorato dal Canada. Infatti, “la monarchia canadese è virtuale; non governa né risiede. I nostri reali non vivono qui. Regnano da lontano. Vicino ai nostri cuori, lontano dai nostri focolari.”  Detto questo l’editoriale suggerisce che davanti all’idea del trasferimento di Harry e Meghan in terra canadese, rimanendo parte della famiglia reale, la risposta del governo Trudeau dovrebbe essere un semplice no. In pratica Harry e Meghan sono i benvenuti come commoner, come comuni cittadini, ma se rimangono dei reali con il proprio titolo (ed Harry è sesto in linea di successione al trono britannico), il Canada non può permettere loro di stabilirsi nel Paese.

Motivo? Non per rompere con la Corona, ma proprio per mantenere e conservare il sistema monarchico unico e di grande successo del Canada.

Il problema è più profondo e sottile perfino di quello relativo ai costi da sostenere per la sicurezza dei reali in terra canadese.

Infatti, viene spiegato che ai canadesi piace la loro monarchia e le visite della Regina e degli altri membri della Royal Family. Tutto questo produce entusiasmo e funziona perché i reali in visita poi tornano a casa loro. E quindi secondo l’editoriale il fatto che in Canada possano risiedere dei reali non “non è in accordo con la natura di lunga data delle relazioni tra Canada e Gran Bretagna, Canada e Corona.”

Riaffiora la spinosa e discussa questione dei titoli di Harry e Meghan, che secondo tanti britannici dovrebbero essere loro tolti. Per migrare e risiedere in Canada potrebbe un requisito richiesto.

Infatti l’editoriale spiega che se Harry e Meghan fossero normali cittadini privati sarebbero i benvenuti. “Ma la monarchia unica di questo paese, e il suo posto delicato ma essenziale nel nostro sistema costituzionale, significa che un residente reale – il Principe è il sesto nella linea di successione – non è qualcosa che il Canada può consentire. Rompe un tabù costituzionale inespresso.

E questo in un Paese in cui tutto ruota attorno alla Corona. Infatti, come chiarisce The Global and Mailil concetto di Corona è al centro del sistema di governo canadese. Le fatture non sono legge finché non ricevono il consenso reale; i crimini sono perseguiti a nome di Sua Maestà …; il tuo passaporto chiede protezione agli stati stranieri a nome della Regina. Tutto ciò deriva da un ordine costituzionale, più di un secolo e mezzo, basato sul modello britannico.”

Ma il Canada non è la Gran Bretagna e non lo è mai stato.  Infatti, “il Canada non ha mai avuto un sistema di classe con aristocratici ereditari come la Gran Bretagna, e il Canada ha definitivamente rotto con l’idea di aristocrazia quando la Risoluzione Nickle del 1919 chiese al governo britannico di smettere di conferire titoli ai canadesi. Inoltre, con lo Statuto di Westminster del 1931, la relazione del Canada con la Gran Bretagna fu definita come una delle nazioni uguali e indipendenti.”

Detto ciò, il Canada ha mantenuto la monarchia e un capo di stato che condivide con vari paesi del Commonwealth. In pratica tutto funziona al meglio perché il monarca (The Queen) è virtuale e permanentemente lontano, al di là dell’Oceano.

L’affondo finale spiega che “dagli Anni ’50, i governatori generali sono sempre stati canadesi. I principi non vengono spediti qui quando non è possibile trovare dazi utili sull’altro lato dell’Atlantico”. E ancora: “I Sussex stanno risolvendo i loro problemi personali e i canadesi augurano loro buona fortuna. Il Canada accoglie persone di tutte le fedi, nazionalità e razze, ma se sei un membro di primo piano (Senior Royals) della nostra famiglia reale, questo paese non può diventare la tua casa. Il governo dovrebbe chiarirlo. Non ci può essere nessun conte Sussex di Rosedale e nessun principe Harry di Point Gray. Il Canada non è una casa a metà strada per chiunque cerchi di uscire dalla Gran Bretagna pur rimanendo un re”.